“Music paranoia”, misteri e leggende metropolitane della musica
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16/04/2023 | CarolinaElle
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Segreti, leggende e cospirazioni. Dal misterioso incidente in moto di Bob Dylan alla celebre teoria per cui Paul McCartney sarebbe morto e poi sostituito da un sosia. Dal presunto omicidio di Kurt Cobain all'affiliazione di Britney Spears con la CIA, passando per riti satanici, massonerie e la società segreta degli Illuminati. Questo e molto altro nel libro “Music paranoia” di Epìsch Porzioni, da mercoledì 5 aprile in libreria e negli store digitali pubblicato da Il Castello marchio Chinaski Edizioni.
L'autore ha analizzato oltre 50 casi di musicisti dagli Anni '60 ai giorni nostri, evidenziando un filo conduttore che lega teorie cospirazioniste, leggende metropolitane, politica, società e internet.
Se la cantante dei Blondie Debbie Harry pare sfuggita a un noto serial killer, Jimi Hendrix sarebbe in realtà il celebre attore Morgan Freeman. Tra il serio e il grottesco, Porzioni oltre a riassumere i cenni biografici più importanti degli artisti menzionati, propone uno studio sugli scenari dove fioriscono e si diffondono queste teorie. Se molti pensano che Avicii, Chester Bennington e Chris Cornell siano stati uccisi da una setta di pedofili, nondimeno Jay-Z avrebbe a che fare con la società segreta Gli Illuminati. Racconti inframezzati da uno spaccato storico, politico e sociologico che diventa indispensabile per capire e contestualizzare questi fenomeni. Un'antologia che divide in tre parti. Dagli Anni '60 ai primi '90, l'avvento di internet e infine la diffusione dei social network e il ruolo determinatamente del board 4chan o del movimento Anonymous. Uno schema che si ripropone e si aggiorna negli anni, rimodulando però la stessa ricetta fatta di suggestioni di massa, fake news e disinformazione. Se si pensa che Taylor Swift sia un clone o Justin Bieber parli con gli alieni, non stupirà che Stevie Wonder ci vede benissimo. I Kiss sono in realtà dei nazisti e Morrisey aveva previsto la morte di Lady Diana. Dall'antica Roma a QAnon, “Music paranoia” cristallizza i momenti più significativi nella storia delle paranoie e dei complotti, misurando con un approccio saggistico tutti gli elementi veri o presunti, che intervengono in questi fenomeni pisco-sociali. Dallo scontro tra civiltà all'ingerenza dei social network nella politica e nella società, dalle guerre mondiali alla recente pandemia fino all'analisi psicologica del “diverso”.
Anche l'Italia fa la sua parte. Classici intramontabili come la coprofagia di Gianni Morandi o la sessualità di Amanda Lear, ma anche chicche riguardanti Pippo Franco che sarebbe stato ucciso e sostituito dal contrabbandiere Salatino Fulvio Franco. Non solo: Jovanotti farebbe parte della massoneria e Romina Power è una fervente sostenitrice della teoria delle scie chimiche.
Ma almeno una cosa viene chiarita senza ombra di dubbio: Billy Corgan degli Smashing Pumpkins non è il bambino protagonista della serie TV Super Vicki.
L'autore. Epìsch Porzioni mangia pane e musica. Insieme a Federico Traversa conduce sulle frequenze di Radio Popolare Network, il fortunato programma Rock Is Dead, dedicato alle morti misteriose dei volti noti e meno noti della musica, da cui è tratto l'omonimo libro. Al mondo chiede di essere amato ma da
distante.
L'autore ha analizzato oltre 50 casi di musicisti dagli Anni '60 ai giorni nostri, evidenziando un filo conduttore che lega teorie cospirazioniste, leggende metropolitane, politica, società e internet.
Se la cantante dei Blondie Debbie Harry pare sfuggita a un noto serial killer, Jimi Hendrix sarebbe in realtà il celebre attore Morgan Freeman. Tra il serio e il grottesco, Porzioni oltre a riassumere i cenni biografici più importanti degli artisti menzionati, propone uno studio sugli scenari dove fioriscono e si diffondono queste teorie. Se molti pensano che Avicii, Chester Bennington e Chris Cornell siano stati uccisi da una setta di pedofili, nondimeno Jay-Z avrebbe a che fare con la società segreta Gli Illuminati. Racconti inframezzati da uno spaccato storico, politico e sociologico che diventa indispensabile per capire e contestualizzare questi fenomeni. Un'antologia che divide in tre parti. Dagli Anni '60 ai primi '90, l'avvento di internet e infine la diffusione dei social network e il ruolo determinatamente del board 4chan o del movimento Anonymous. Uno schema che si ripropone e si aggiorna negli anni, rimodulando però la stessa ricetta fatta di suggestioni di massa, fake news e disinformazione. Se si pensa che Taylor Swift sia un clone o Justin Bieber parli con gli alieni, non stupirà che Stevie Wonder ci vede benissimo. I Kiss sono in realtà dei nazisti e Morrisey aveva previsto la morte di Lady Diana. Dall'antica Roma a QAnon, “Music paranoia” cristallizza i momenti più significativi nella storia delle paranoie e dei complotti, misurando con un approccio saggistico tutti gli elementi veri o presunti, che intervengono in questi fenomeni pisco-sociali. Dallo scontro tra civiltà all'ingerenza dei social network nella politica e nella società, dalle guerre mondiali alla recente pandemia fino all'analisi psicologica del “diverso”.
Anche l'Italia fa la sua parte. Classici intramontabili come la coprofagia di Gianni Morandi o la sessualità di Amanda Lear, ma anche chicche riguardanti Pippo Franco che sarebbe stato ucciso e sostituito dal contrabbandiere Salatino Fulvio Franco. Non solo: Jovanotti farebbe parte della massoneria e Romina Power è una fervente sostenitrice della teoria delle scie chimiche.
Ma almeno una cosa viene chiarita senza ombra di dubbio: Billy Corgan degli Smashing Pumpkins non è il bambino protagonista della serie TV Super Vicki.
L'autore. Epìsch Porzioni mangia pane e musica. Insieme a Federico Traversa conduce sulle frequenze di Radio Popolare Network, il fortunato programma Rock Is Dead, dedicato alle morti misteriose dei volti noti e meno noti della musica, da cui è tratto l'omonimo libro. Al mondo chiede di essere amato ma da
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