Carlo Audino, tra tradizione e innovazione

Carlo Audino, tra tradizione e innovazione


Carlo Audino è un cantautore che si distingue per l'equilibrio tra tradizione e innovazione, combinando testi intensi e arrangiamenti raffinati. La sua musica, ricca di rimandi a grandi autori italiani come Ivan Graziani e Mango, si arricchisce di collaborazioni che ne amplificano l'impatto emotivo, come quella con Sabrina Seaside nel nuovo singolo Cuore in fiamme. Il progetto ha già ricevuto grande apprezzamento per la sua capacità di affrontare temi universali con un'impronta personale e autentica, toccando corde profonde senza mai perdere il legame con l'ascoltatore. Attraverso la sua musica, Audino dimostra una rara capacità di coniugare sperimentazione artistica e ricerca di significato, tracciando un percorso unico nel panorama cantautorale contemporaneo.
 
 
Benvenuto su NightGuide. "Cuore in fiamme" ha una profondità emotiva che arriva dritta al cuore. C'è una frase del testo a cui sei particolarmente legato e perché?
Prima di tutto grazie per avermi ospitato nella Vostra rubrica. Una frase che mi emoziona ogni volta che la ascolto è proprio l'ultima “...rimani immutato, mio grande guerriero, sarà polvere e amore a legarci per sempre... ancora”.  Traspare la stima che c'è l'un l'altro nel gioco di coppia. E soprattutto il concetto che niente e nessuno potrà mai distoglierli dal loro amore: neanche la Morte, che in questo caso è rappresentato dalla polvere. Quest'ultima, impastata con l'Amore, li legherà per sempre. 
 
L'equilibrio tra tradizione e innovazione nel brano è perfetto, come si percepisce anche dalla presenza del rap. Quanto è importante per te sperimentare e rompere gli schemi nella tua musica?
Sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo sotto tutti gli aspetti. In particolare mi piace sperimentare. Già nel 1995 sperimentavo dei provini con la voce con il distorsore o dei testi che, apparentemente romantici, nascondevano dei significati totalmente diversi o che approfondivano il concetto solo per l'ascoltatore più attento. E così anche in “Cuore in fiamme”, avendo necessità di allungare il testo e di rompere la monotonia dell'inciso, ho approfittato del rap e soprattutto della dolcezza nella voce di Sabrina Seaside.
 
L'omaggio a Ivan Graziani nel bridge è un tocco speciale. Se potessi scegliere un altro artista che ha influenzato il tuo percorso, chi celebreresti in un prossimo progetto e come?
Eh, questa è una bella domanda. Veramente mi piacerebbe celebrare tanti artisti, oltre a Ivan e Mango. La magnificenza della dolcezza incazzata nel timbro di Dalla oppure la vellutata voce rivoluzionaria di De Gregori, la freddezza geometrica nella voce di De André, il calore popolare nella voce soffiata di Pino Daniele e le intonate stonature nell'umanesimo di Lucio Battisti. In verità ogni artista ha un piccolo mattoncino caratterizzante da offrire come spunto. Probabilmente il prossimo brano celebrerà il paesaggismo romantico del grande Mango.
 
Ascoltando “Cuore in fiamme” emerge anche un forte senso di gratitudine. Credi che la musica abbia il potere di trasmettere valori come questo, soprattutto alle nuove generazioni?
Più che crederlo lo spero vivamente. Quando ero giovane mi piaceva ascoltare tutta la musica che mi circondava ed in particolare adoravo comprendere le canzoni stagionate di molti anni. Ricordo che una volta mi emozionai ad ascoltare un disco originale su un grammofono di quelli con il chiodino di rame al posto della puntina: la canzone era “Grazie dei fiori” di Nilla Pizzi. Ho pensato a quante anime sono state toccate da quella melodia e quante conseguenze ha avuto ciò sul sentiero della vita sociale di molti. Credo che molti giovani ascoltano la musica di artisti che hanno passato la cinquantina e secondo me questi sono fortunati poiché nelle canzoni dei boomer difficilmente si trovano concetti leggeri del tipo “io sto sopra tu sotto”, “tu mi hai lasciato ed ora che farò”, “facciamo sesso con il samba”. Più facile trovare pillole di saggezza partorite spesso dall'esperienza diretta.  
 
L'intensità del brano fa pensare che sia stato anche un'esperienza catartica per te scriverlo. Cosa ti ha lasciato questa canzone come artista e come persona?
In effetti la canzone è stata scritta fondamentalmente per i miei genitori e la catarsi in questo caso era primariamente data dalla mai-abbastanza riconoscenza verso di essi per quanto mi hanno dato. Con “Cuore in fiamme” ho voluto creare un “pizzino” che non mi facesse mai dimenticare di quanto debbo essere riconoscente ai miei genitori.  
 
La collaborazione con Sabrina Seaside ha dato al pezzo una dimensione unica. Qual è stato il momento più emozionante durante la lavorazione insieme a lei?
La decisione di inserire una parte rap, comporne i versi ed assegnarli a Sabrina Seaside è avvenuto in un paio d'ore. A ciò é seguita una telefonata alla fine della quale, passati non più di novanta minuti, la voce di Sabrina era indelebilmente incisa nel mio Mac. Abbiamo fatto pochi take ma l'ultimo, quello che poi è stato inserito nel brano, mi ha davvero emozionato: Sabrina si era immedesimata in pieno nel personaggio.
 
La tua musica riesce a toccare temi universali ma sempre con un'impronta personale. Come riesci a mantenere questa autenticità senza mai allontanarti dal cuore degli ascoltatori?
A questa domanda non so se riesco a dare una risposta ... io scrivo sempre mettendomi in un punto della scena che decido a priori. Poi so che ho poco tempo per descrivere quello che vedo, che sento e che mi circonda e in tutto questo devo cercare di far passare le sensazioni che provo e quelle che vorrei provasse l'ascoltatore. Per fare questo si hanno a disposizione fondamentalmente quattro mezzi: il testo, la musica, l'arrangiamento e l'interpretazione. Per quanto riguarda le tematiche, so che il mio insuccesso è dovuto al fatto che quasi mai ho scritto una canzone con elementi semplici come si fa nella stragrande maggioranza delle canzoni: ho provato a scrivere qualcosa di futile e immediato, come se stessi parlando in prima persona con una compagna, ma quando arrivo a dire “non so se ho preso il portafogli per la pizza” oppure “vieni a casa mia che ci facciamo un'insalatina” vengo assalito da una forte dissenteria e sento la necessità di scrivere qualcosa leggermente più sensato.
 
Dopo “Cuore in fiamme,” quali nuovi territori musicali vorresti esplorare? Ci sono temi o sonorità che senti il bisogno di affrontare?
Il prossimo brano (detto inter nos vi confido il titolo ma, ssssh, acqua in bocca! “Lorenzo e la Luna”) sarà un brano romantico dove vorrei far sentire di più la mia chitarra acustica. Si parlerà di amori sotto la Luna e sotto il Sole, l'uno proibito l'altro legittimo. Il testo è stato scritto durante un ricovero in ospedale ed è in alcuni punti leggermente criptico ma comunque fruibile. Chi vivrà vedrà (e sentirà!).
 

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