ELENA VENTURA PRESENTA "INEVITABILE"
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28/11/2024 | lorenzotiezzi
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Elena Ventura, cantautrice ligure, fonde sonorità pop e influenze jazz in uno stile personale e riconoscibile. Con il suo nuovo singolo Inevitabile, trasmette un messaggio di speranza, pace e accettazione, alternando riflessioni intime a sonorità che abbracciano tradizione e modernità. Nell'intervista, Elena condivide il suo percorso artistico, le ispirazioni dietro il brano e il rapporto tra le sue radici musicali e la sperimentazione.
In Inevitabile trasmetti un messaggio di speranza. Come bilanci la vulnerabilità con la forza nei tuoi testi, e c'è un artista o una canzone che ti ha ispirato a esprimere questa dualità?
“Inevitabile” trasmette un messaggio di speranza e di coraggio, ho provato attraverso parole semplici ma dirette ad esprimere la forza e nello stesso tempo la fragilità della vita. Penso che il messaggio arrivi chiaro perché ho usato dei termini che arrivano dritti al cuore delle persone e ognuno può benissimo rispecchiarsi in essi. In realtà no non c'è un artista particolare che mi ha ispirato per questa canzone, è più stato lo strumento con cui ho creato la canzone ovvero l'ukulele che mi ha dato l'ispirazione giusta per questo brano. Il suo suono dolce e “happy” mi ha trasmesso le giuste vibrazioni per scrivere un brano di questo tipo.
Se dovessi descrivere Inevitabile come un luogo, come apparirebbe? Sarebbe più simile a un luogo che conosci bene o a uno che hai solo immaginato?
Forse il posto dove abbiamo girato il videoclip, il Monte Penna in Liguria, è perfetto per descrivere “Inevitabile” perché ci sono le ombre e le luci create dalla foresta di faggi e abeti che stanno a rappresentare la vita che è un susseguirsi di momenti sereni e momenti bui. Inoltre è un luogo di pace e serenità che è quello che voglio trasmettere attraverso i miei versi.
Il messaggio di questo brano tocca molti ascoltatori, ma qual è la reazione più sorprendente che hai ricevuto da qualcuno che ha ascoltato il brano?
Non ho ricevuto delle reazioni sorprendenti sinceramente su questo brano, ma più che altro un sentimento comune ovvero che questo brano infonde proprio serenità e pace. In generale si sentono spesso brani con messaggi tristi, nostalgici o di rabbia perciò essendo questo diverso ha sorpreso il pubblico piacevolmente.
Hai una formazione in canto jazz, ma la tua produzione include elementi pop. Come ti senti nel muoverti tra questi due mondi musicali? Cosa prendi dal jazz e cosa dal pop?
Diciamo che sono due mondi molto diversi. Io ho scelto di fare brani pop che però avessero uno sguardo verso il passato. Altri due brani come C'est toi o Un uomo perfetto hanno delle sonorità un po' swing che mi appartengono molto. Inoltre mi piace molto mischiare suoni elettronici moderni con strumenti reali, tutto ciò crea uno stile unico e confezionato su di me. Scelgo ogni cosa insieme al mio produttore, nulla è lasciato al caso. Tutto per creare una mia identità sonora.
Se potessi tornare indietro e dare un consiglio a te stessa quando hai iniziato a fare musica, cosa ti diresti, specialmente riguardo a credere nelle proprie capacità e affrontare le difficoltà?
Mi direi che ce la posso fare, che studiando si può migliorare e che ci vuole tanta pazienza, terrei presente di dare importanza al percorso e non al risultato. Mi direi che quello che conta non è avere successo o diventare famosa ma è fare cose di cui si è orgogliosi e soddisfatti.
Guardando invece al futuro, c'è una tematica o un genere musicale che vorresti esplorare nei tuoi prossimi progetti, magari qualcosa che non hai ancora avuto modo di sperimentare?
Allora per quanto riguarda la tematica sicuramente vorrei parlare più di argomenti fuori da me e non solo dei miei disagi eheh... No, ovviamente scherzo, cercherei sempre di dare il mio punto di vista ma affronterei tematiche diverse che riguardano la società in generale. Per quanto riguarda il genere musicale non saprei forse fare qualcosa di più acustico e meno elettronico però ancora non ho bene le idee chiare. Intanto quest'anno usciranno altri miei inediti che verranno racchiusi in un EP e quindi sono molto contenta di questo risultato poi in futuro si vedrà.
In Inevitabile trasmetti un messaggio di speranza. Come bilanci la vulnerabilità con la forza nei tuoi testi, e c'è un artista o una canzone che ti ha ispirato a esprimere questa dualità?
“Inevitabile” trasmette un messaggio di speranza e di coraggio, ho provato attraverso parole semplici ma dirette ad esprimere la forza e nello stesso tempo la fragilità della vita. Penso che il messaggio arrivi chiaro perché ho usato dei termini che arrivano dritti al cuore delle persone e ognuno può benissimo rispecchiarsi in essi. In realtà no non c'è un artista particolare che mi ha ispirato per questa canzone, è più stato lo strumento con cui ho creato la canzone ovvero l'ukulele che mi ha dato l'ispirazione giusta per questo brano. Il suo suono dolce e “happy” mi ha trasmesso le giuste vibrazioni per scrivere un brano di questo tipo.
Se dovessi descrivere Inevitabile come un luogo, come apparirebbe? Sarebbe più simile a un luogo che conosci bene o a uno che hai solo immaginato?
Forse il posto dove abbiamo girato il videoclip, il Monte Penna in Liguria, è perfetto per descrivere “Inevitabile” perché ci sono le ombre e le luci create dalla foresta di faggi e abeti che stanno a rappresentare la vita che è un susseguirsi di momenti sereni e momenti bui. Inoltre è un luogo di pace e serenità che è quello che voglio trasmettere attraverso i miei versi.
Il messaggio di questo brano tocca molti ascoltatori, ma qual è la reazione più sorprendente che hai ricevuto da qualcuno che ha ascoltato il brano?
Non ho ricevuto delle reazioni sorprendenti sinceramente su questo brano, ma più che altro un sentimento comune ovvero che questo brano infonde proprio serenità e pace. In generale si sentono spesso brani con messaggi tristi, nostalgici o di rabbia perciò essendo questo diverso ha sorpreso il pubblico piacevolmente.
Hai una formazione in canto jazz, ma la tua produzione include elementi pop. Come ti senti nel muoverti tra questi due mondi musicali? Cosa prendi dal jazz e cosa dal pop?
Diciamo che sono due mondi molto diversi. Io ho scelto di fare brani pop che però avessero uno sguardo verso il passato. Altri due brani come C'est toi o Un uomo perfetto hanno delle sonorità un po' swing che mi appartengono molto. Inoltre mi piace molto mischiare suoni elettronici moderni con strumenti reali, tutto ciò crea uno stile unico e confezionato su di me. Scelgo ogni cosa insieme al mio produttore, nulla è lasciato al caso. Tutto per creare una mia identità sonora.
Se potessi tornare indietro e dare un consiglio a te stessa quando hai iniziato a fare musica, cosa ti diresti, specialmente riguardo a credere nelle proprie capacità e affrontare le difficoltà?
Mi direi che ce la posso fare, che studiando si può migliorare e che ci vuole tanta pazienza, terrei presente di dare importanza al percorso e non al risultato. Mi direi che quello che conta non è avere successo o diventare famosa ma è fare cose di cui si è orgogliosi e soddisfatti.
Guardando invece al futuro, c'è una tematica o un genere musicale che vorresti esplorare nei tuoi prossimi progetti, magari qualcosa che non hai ancora avuto modo di sperimentare?
Allora per quanto riguarda la tematica sicuramente vorrei parlare più di argomenti fuori da me e non solo dei miei disagi eheh... No, ovviamente scherzo, cercherei sempre di dare il mio punto di vista ma affronterei tematiche diverse che riguardano la società in generale. Per quanto riguarda il genere musicale non saprei forse fare qualcosa di più acustico e meno elettronico però ancora non ho bene le idee chiare. Intanto quest'anno usciranno altri miei inediti che verranno racchiusi in un EP e quindi sono molto contenta di questo risultato poi in futuro si vedrà.
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